Boehringer Ingelheim: una tradizione d'innovazioni

E' a Stoccarda che si trovano le origini della famiglia Boehringer ed è lì che, fin dal 1700, mossero i primi passi i componenti della famiglia. E' proprio in quel periodo che nasce una nuova figura professionale, a metà strada fra l'alchimista e il medico: il farmacista.
Fin da allora la vita, gli interessi e l'attenzione di quella che possiamo chiamare una "dinastia", sono strettamente legati alla salute, alla continua ricerca nel campo farmacologico e alla tutela dei lavoratori e dell'ambiente.

Boehringer Ingelheim venne fondata nel 1885 a Ingelheim am Rhein (Germania), tuttora sede centrale dell'azienda.

1885: Il nostro fondatore

Il nostro fondatore

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Albert Boehringer (1861 - 1939)
Albert Boehringer, nipote di Christian Friedrich Boehringer, fonda nel 1885 l'industria chimica familiare, che da lui prende il nome, a Ingelheim, vicino a Mainz, in Renania. Venti dipendenti per produrre l'acido tartarico e i suoi sali; un'idea commerciale di notevole intuito: utilizzare in modo innovativo le grandi estensioni di vigneti di cui, già allora, era ricca la zona; una precisa competenza chimica: estrarre dalla vinaccia i due prodotti utilizzati nell'industria alimentare e in quella delle tinture.

1892: nasce la "C.H. Boehringer & Son"

Il 1892 segna una tappa importante nello sviluppo dell'azienda che dal lato formale cambia nome e diventa "C.H. Boehringer & Sons" e dall'altro, quello della ricerca chimica-farmaceutica, avvia le prime ricerche per la produzione di tre pietre miliari della farmacologia moderna: la morfina, la codeina e l'atropina. La ricerca si sviluppa nel campo degli alcaloidi e dei derivati dell'oppio utilizzati come analgesici e sedativi.

1895: il pioniere nella produzione "biotech"

Nel 1895 Albert Boehringer scopre il processo di utilizzo di batteri per la produzione di acido lattico - diventando in questo modo un "pioniere" nella produzione " bio-tech" su larga scala. Si tratta delle basi per la produzione di prodotti tecnologicamente innovativi: una caratteristica che ha contraddistinto l'azienda fin dai suoi inizi.

1902: la prima forma di assicurazione sulla salute

Venne istituito il primo piano di assicurazione sulla salute.

1905: l'estrazione degli alcaloidi

Dopo i successi ottenuti con gli acidi organici, Albert Boehringer sposta la sua attenzione sugli alcaloidi, sostanze di origine vegetale, con i quali inizia un percorso analogo. Lo sviluppo verso preparati predosati, già confezionati, avvia l'azienda verso un campo più strettamente farmaceutico. Si utilizzano gli alcaloidi estratti dalle piante medicinali per produrre morfina e codeina, successivamente anche per l'atropina e la teobromina.

1909: i primi prodotti Boehringer in farmacia

Con l'acquisizione di nuovi macchinari si perfeziona il processo d'estrazione degli alcaloidi mentre i prodotti Boehringer fanno la loro apparizione nelle prime farmacie.

1910: l'introduzione delle ferie

Introduzione di 14 giorni annuali di vacanza autorizzati e viaggi di lavoro sovvenzionati, differenziati a seconda degli anni di servizio.

1912: l'assegnazione delle pensioni

L'azienda assegna pensioni a tutti i dipendenti con più di vent'anni di servizio.

1923: il secondo polo produttivo

L'occupazione francese del Rheinland costringe Albert Boehringer a spostare temporaneamente la ditta fuori Ingelheim. Questo gli permette di realizzare un'ambizione alla quale teneva da diversi anni: sviluppare un secondo polo produttivo.

1924: il nuovo quartiere generale dell'Azienda

Il gruppo farmaceutico specializzato è collocato a Moorfleet, Amburgo, che divenne la sede centrale esecutiva dell'azienda.

1925: la produzione degli oppiacei

A Moorfleet inizia la produzione di narcotici estratti da una nuova pianta alcaloide.

1935: la produzione di acido citrico

Inizia la produzione commerciale di acido citrico ottenuto attraverso la fermentazione di particolari funghi.
Sul fronte interno: da sempre attenzione ai dipendenti
Parallelamente a ricerca e produzione nasce una strategia aziendale interna a tutela dei lavoratori: cassa malattia, assistenza ai malati, fondo pensionistico e - cosa assai rara in quegli anni - un periodo di 14 giorni di ferie pagate. Fin dagli inizi della vita dell'azienda, Albert Boehringer introdusse, nei confronti dei dipendenti, benefici particolarmente illuminati e generosi per quel periodo.

1936-1941: gli anni del boom

La seconda generazione Boehringer

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Da sinistra a destra: Dr Ernst Boehringer, Julius Liebrecht, Albert Boehringer Jnr.

Sia nel campo scientifico sia in quello economico-manageriale è questo un decennio durante il quale l'azienda raggiunge traguardi significativi. La direzione torna in Renania, il numero dei dipendenti aumenta da 763 a 865 e nel '39, quando il fondatore muore, il testimone passa nelle mani dei figli Albert ed Ernst Boehringer e del genero Julius Liebrecht che avevano lavorato nel consiglio di amministrazione dell'azienda fin dagli anni '20. Anche dal punto di vista delle maestranze l'azienda si ingrandisce notevolmente oltrepassando i 1.200 dipendenti. L'attenzione del nuovo establishment si concentra sull'aspetto organizzativo interno anche se non manca la produzione di farmaci nuovi come l'Aleudrin (nel 1941), il primo di una serie di antiasmatici della classe dei simpaticomimetici.
 

1941-1965: la grande svolta

Il boom economico generale che arriva con la ricostruzione del dopoguerra, quadruplica i dipendenti rispetto al 1939. Negli anni '50 inizia la produzione di nuovi farmaci, che diventano i pilastri dei programmi di ricerca della Boehringer Ingelheim: in modo particolare per il trattamento di malattie respiratorie, cardiovascolari e intestinali. Molti di quei farmaci sono ancor oggi in commercio.

Il secondo figlio del fondatore, Ernst Boehringer, rileva l'importanza dei mercati esteri per un'azienda chimico-farmaceutica e, all'inizio degli anni '50 l'azienda oltrepassa i confini nazionali per incrementare il suo business all'estero: nascono nuove affiliate - in Austria, Svizzera, Spagna, Italia, Francia e Gran Bretagna -, si effettuano acquisizioni di industrie chimiche e farmaceutiche già presenti sul mercato internazionale e si aprono nuovi impianti. Gli anni '60 sono straordinari anche per Boehringer Ingelheim che raggiunge, nel 1966, in tutto il mondo, 7.100 dipendenti. Per quanto riguarda i nuovi farmaci, entra in produzione un rivoluzionario antipertensivo, la clonidina.

1965-1978: nasce l'area veterinaria

Avviene un cambiamento ai vertici aziendali (entra Hubertus Liebrecht che vi resterà fino al 1991, anno della sua morte), e una forte espansione porterà i dipendenti nel mondo a quasi 20 mila unità.

Sul fronte organizzativo interno nasce un nuovo settore, la Vetmedica Gmbh, con sede ad Ingelheim, presso la casa madre. Mentre dal punto di vista della produzione di nuovi farmaci, nel '78, viene immesso sul mercato un antiaritmico, particolarmente innovativo e prodotti nuovi ed efficaci nel campo respiratorio, sia per la cura di malattie croniche sia per la cura di affezioni delle prime vie respiratorie. Queste sono le novità di un periodo di grande espansione che mettono l'azienda tedesca in "pole position" per affrontare gli anni della globalizzazione.

1972: l'arrivo in Italia

Nel 1972 viene inaugurato lo stabilimento di Reggello (Firenze), mentre un anno dopo il Gruppo acquisisce una partecipazione azionaria nell'Istituto De Angeli che si completerà nel 1991.

1980: la nuova era delle biotecnologie

Inizia, negli anni '80, l'era moderna della biotecnologia e dell'ingegneria genetica. Boehringer Ingelheim assume nuovamente un ruolo da pioniere e la "reputazione" che raggiunge, le consentono collaborazioni di alto profilo anche con aziende statunitensi, leader nel settore delle biotecnologie (Genentech, Idec, NeoRx, Isis ecc.)

1985: l'Istituto di Patologia Molecolare

Viene fondato a Vienna (Austria) l'Istituto di Patologia Molecolare (IMP) tramite una joint-venture con Genentech Inc. (USA).

1986: la prima fabbrica per la produzione biotecnologica tedesca

Il centro di biotecnologie di Thomae a Biberach an der Riss (Germania) si avvia come prima fabbrica di produzione biotecnologica tedesca.

1987: i primi prodotti di ingeneria genetica

I primi prodotti d'ingegneria genetica di Boehringer Ingelheim - ottenuti grazie alla stretta collaborazione con l'americana Genentech, Inc. - consentono all'azienda di uscire sul mercato con farmaci all'avanguardia per il trattamento dell'infarto.

1990-2000: la globalizzazione

Nel 1991, alla morte del presidente Hubertus Liebrecht, viene creata una nuova struttura amministrativa che consente all'azienda di adeguarsi ai cambiamenti del mercato. Con una presenza importante e ormai affermata, sui mercati di tutto il mondo, Boehringer Ingelheim avverte, nella seconda metà degli anni '90, l'esigenza di rinnovare la cultura del Gruppo in un'ottica di piena globalizzazione. Nascono alcuni importanti progetti, volti a una forte evoluzione della cultura aziewsndale, finalizzati a ottimizzare le capacità produttive, organizzative e manageriali all'interno di un contesto mondiale. Boehringer Ingelheim definisce la propria vision - "Value through Innovation" - che darà una chiara impronta all'intera organizzazione negli anni successivi; "lavorare con noi", il concetto cardine della vision aziendale, è stato recentemente declinato nei concetti del "Lead&Learn", attraverso i quali l'azienda prosegue nel suo percorso di crescita comune a tutti i collaboratori. La gestione operativa del business passa dalle mani della famiglia a quelle di un pool di esperti manager; la ricerca scientifica è in forte sviluppo e produce farmaci affermati su scala mondiale quali la nevirapina, l'rTPA (il primo importante prodotto biotecnologico di Boehringer Ingelheim) e l'antipertensivo telmisartan. Particolarmente attiva è la ricerca nell'area respiratoria, l'elenco prodotti si arricchisce con nuove formule e si rinnova con nuove molecole, quali l'ossitropio bromuro. Boehringer Ingelheim sbarca in Giappone e negli Stati Uniti, estendendo la propria presenza in 140 paesi con 27.000 collaboratori e diversi prodotti affermati come leader di mercato.

2001-2009: l'espansione

All'inizio del nuovo Millennio il Gruppo Boehringer Ingelheim ha raggiunto notevoli successi in molte aree:
- Boehrinher Ingelheim è diventata una delle aziende, non americane, di maggior successo sia negli Stati Uniti sia in Giappone.
- R&D ha ottenuto un ulteriore impulso grazie alla disponibilità di nuove tecnologie rivoluzionarie, come lo screening ad alta o altissima trasmissione di dati
- Il business dei farmaci ospedalieri ha subito un notevole crescita con l'acquisizione dell'americana Ben Venue Laboratories
- Nuove alleanze sono state formalizzate con aziende leader nel settore come Genentech, Abbott Laboratories, Glaxo Wellcome, Pfizer, Lilly ecc.
- L'acquisizione della società di micro-tecnologie STEAG microParts GmbH da STEAG AG, Essen (2004), il cui principale prodotto è Respimat® Soft Mist Inhaler.
- L'espansione della Divisione Veterinaria con l'acquisizione nel 2009 di Fort Dodge (Pfizer / Wyeth)
2010: 125° anniversario
Boehringer Ingelheim celebra il suo 125° anniversario

Oggi: una nuova fase di crescita

Tra le prime 20 aziende farmaceutiche, Boehringer Ingelheim è impegnata non solo nella produzione, ma anche nella ricerca, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dell'uomo e la sicurezza dell'ambiente del nostro pianeta. Biotecnologie, ingegneria genetica e ricerca d'avanguardia fanno dell'azienda fondata da Albert Boehringer una delle realtà più efficienti e moderne nel panorama mondiale. Mantenendo la "filosofia" che fu del suo fondatore, l'azienda è impegnata a realizzare progetti nei confronti delle popolazioni più svantaggiate nei paesi del Terzo e del Quarto mondo.

A gennaio 2011 Boehringer Ingelheim ha stipulato un accordo con Eli Lilly, grazie al quale svilupperà e commercializzerà farmaci antidiabetici che attualmente sono in fase intermedia e finale di sviluppo clinico. La collaborazione si concentrerà su quattro/cinque principi attivi in via di sviluppo che appartengono a varie classi farmacologiche promettenti.

L' acquisizione inoltre del sito di sviluppo e produzione di Amgen a Fremont, California, USA, conclusa a marzo 2011, rafforza ulteriormente la posizione di Boehringer Ingelheim quale primaria azienda a livello mondiale nello sviluppo e produzione di biofarmaceutici.