La diarrea neonatale del vitello

la diarrea neonatale del vitello

 

La diarrea neonatale del vitello ha un importante impatto sull’allevamento della bovina da latte:

  • incrementa l’incidenza di altre patologieaumenta i costi (diagnosi e terapia anche con antibiotici)
  • rallenta lo sviluppo dei vitelli
  • riduce la produzione di latte
  • ritarda l’età del primo parto
  • incrementa la mortalità

 

La diarrea neonatale del vitello determina gravi perdite economiche, riduzione del benessere animale e incremento nell’uso degli antibiotici.

 

La diarrea neonatale del vitello è la principale causa di morte nell’allevamento da latte

​ La diarrea neonatale del vitello

La diarrea neonatale del vitello dipende da numerosi fattori

  • Cause infettive tra cui più di frequente:
    • Batteri
      • Escherichia coli
      • Clostridium spp.
      • Salmonella spp.
    • Virus
      • Rotavirus,
      • Coronavirus
    • Parassiti
      • Criptosporidi
      • Coccidi
      • Giardia
      • Strongili gastrointestinali (vermi cilindrici)
  • Fattori ambientali
    • Errori nutrizionali
      • Quantità e qualità del latte o dei sostituti
    • Disbiosi intestinale
      • Somministrazione per via orale di farmaci (antibiotici)

 

Affrontare il problema comporta una attenta analisi delle condizioni di allevamento, da prima del parto allo svezzamento. Rivolgiti con fiducia al tuo veterinario!

Scarica la scheda con le indicazioni su come affrontare al meglio la diarrea neonatale

Come agire per prevenire la diarrea neonatale del vitello

​ La diarrea neonatale del vitello

 

Per ridurre il rischio di incidenza della diarrea neonatale del vitello è necessario agire su più fronti e monitorare costantemente diversi aspetti:

Ambiente e gestione

  • Igiene della sala parto
  • Assistenza al parto
  •  emperatura 15-25 °C
  • Umidità
  • Acquisto di animali in prossimità del parto (corredo anticorpale inadeguato)
  • Disinfezione ombelico
  • Distocia

 

La gestione della madre e del colostro

COLOSTRO

  • γ-globuline > 60 g/litro
  • Peso prima munta 8,5-9 kg
  • Densità 1045 = IgG>50mg/ml
  • QUALITÀ DEL COLOSTRO
  • Età bovina/ numero parti (>qualità pluripare)
  • Razza
  • Stagionalità (<qualità in inverno)
  • Patologie pregresse/ stato immunitario della madre
  • Asciutta non inferiore a 6 settimane
  • BCS in asciutta e al parto
  • CONSERVAZIONE DEL COLOSTRO
  • emperatura ambiente = 1 ora
  • Refrigerato = 1 settimana
  • Congelato = 6 mesi/1 anno
  • Scongelamento a bagno maria = T < 49°C
  • Pasteurizzazione: 60°C x 60 min

 

La gestione del vitello e della colostratura

COLOSTRATURA

  • γ-globuline > 10 g/litro sieriche dopo assunzione di colostro
  • SOMMINISTRAZIONE
  • Biberon, secchio con tettarella, sonda
  • 3-4 L entro 6h dal parto
  • 10% del peso del vitello entro 12h dal parto
  • T 39 ± 2°C

 

Affrontare la diarrea neonatale del vitello: i 5 punti

Disidratazione, acidosi metabolica, ipoglicemia possono compromettere gravemente lo stato sanitario del vitello affetto da diarrea neonatale.

Per affrontare in modo opportuno lo stato patologico è necessario richiedere tempestivamente la visita del veterinario che emetterà una diagnosi e imposterà un piano di intervento per:

  1. Combattere la disidratazione
  2. Combattere l’acidosi metabolica
  3. Combattere l’ipoglicemia
  4. Combattere i microrganismi patogeni e sostenere le funzioni vitali del vitello
  5. Somministrare un piano alimentare ad hoc

 

La colostratura: il primo alleato per prevenire la diarrea neonatale del vitello

Il vitello nasce privo di difese immunitarie e deve quindi assorbire gli anticorpi con l’assunzione del colostro.

Una buona colostratura sarà di grande aiuto nel combattere la diarrea neonatale del vitello e altre patologie tipiche di questa fase.

I punti critici di questa delicata fase sono molti:

  • La qualità del colostro: va sempre misurata e dipende da molti fattori, tra cui:
    • Stato immunitario della madre
    • Tempo trascorso tra il parto e il prelievo
    • Igiene del prelievo (attenzione alla carica batterica!)
    • Conservazione del colostro (fin dai primi minuti dal prelievo)
    • Igiene dei contenitori in cui è raccolto, stoccato e somministrato
    • Temperatura di scongelamento < 49°C
    • Temperatura di somministrazione intorno a 38-39°C
  • Quantità somministrata – Ideale 3-4 litri entro le prime 6 ore di vita e un altro quantitativo pari al 10% del peso del vitello entro le 12 ore successive con particolare attenzione a:
    • Vitelli che non succhiano
    • Parti notturni
    • Parti distocici
  • Tempistica di somministrazione del colostro:
    • Ideale entro le prime 2-4 ore di vita
    • Non oltre le 6 ore
    • A 8 ore circa metà degli anticorpi non verranno più assorbiti
    • A 24 ore l’epitelio intestinale non è più in grado di assorbire gli anticorpi
    • Somministrare un altro pasto di colostro pari al 10% del peso del vitello dopo 12 ore

 

Come valutare la colostratura

Monitora con costanza la qualità del colostro e l’efficacia della colostratura mediante la:
Scheda di valutazione della colostratura

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