BPCO
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia caratterizzata da una progressiva ostruzione delle vie aeree causata principalmente dal fumo di sigaretta. Si manifesta clinicamente con mancanza di respiro (dispnea), prima da sforzo poi nei casi gravi anche a riposo, tosse e catarro cronici che hanno un grosso impatto sulla qualità della vita del paziente.
La BPCO è in costante aumento sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo, con una frequenza media intorno al 5% nella popolazione generale, ma particolarmente diffusa nell'adulto e nell'anziano (soprattutto di sesso maschile), in cui può interessare, oltre i 60 anni, 1 individuo su 5. In Italia colpisce circa 3 milioni di persone (4,5% della popolazione).
I fattori predisponenti
La BPCO è causata principalmente dal fumo di sigaretta. Altri fattori riconosciuti, che tuttavia hanno un impatto minore soprattutto nel mondo occidentale, sono l'esposizione a sostanze irritanti. Le infezioni possono contribuire alla riacutizzazione, mentre non è sicuro il loro ruolo nella patogenesi della malattia. In una minoranza di pazienti vi è una predisposizione genetica allo sviluppo della BPCO, che tuttavia richiede sempre l'esposizione a un fattore ambientale, primo tra tutti il fumo di sigaretta.
L'approccio terapeutico
Per prevenire l'insorgenza e l'evoluzione della BPCO è di fondamentale importanza ridurre l'esposizione complessiva al fumo di tabacco, alle polveri in ambito professionale e all'inquinamento degli ambienti interni ed esterni. In particolare, la sospensione dell'abitudine tabagica è considerata, nella maggior parte delle persone, l'intervento più efficace ed economicamente più vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la BPCO e arrestarne la progressione Per quanto riguarda il trattamento farmacologico i broncodilatatori a lunga durata d'azione per via inalatoria rappresentano la terapia di base fin dai primi stadi della malattia e può aiutare il paziente a recuperare parte della capacità di svolgere le attività quotidiane, riducendo la sensazione di fiato corto. La maggior efficacia si ottiene con l'intervento precoce e seguendo regolarmente la terapia.
Asma
L’asma è una malattia cronica caratterizzata da infiammazione e iperreattività delle vie aeree e broncocostrizione che portano alla riduzione del flusso di aria in entrata e in uscita dei polmoni e a un aumento della produzione di muco. Gli attacchi di asma possono essere scatenati dall’esposizione ad alcuni agenti scatenanti come pollini, fumo di sigaretta o agenti infettivi. I sintomi più frequenti sono respiro sibilante, affanno, senso di costrizione toracica e tosse.
Si stima che nel mondo i malati di asma si aggirino tra i 100 e i 300 milioni, ma che nel 2025 possano diventare anche 400-450 milioni.
Limitando il contatto con gli agenti che scatenano gli attacchi è possibile ridurre frequenza e gravità dell’asma. Anche
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