Ictus ischemico acuto
L’ictus ischemico è dovuto a un’alterazione acuta della circolazione causata da occlusione vasale correlata a trombosi locale o a trombi provenienti dal cuore o dalle arterie. È caratterizzato da un’improvvisa comparsa di segni e/o sintomi neurologici come paresi/paralisi, mancanza di coordinazione degli arti, deficit cognitivo o disturbi del campo visivo. Invece l’ictus emorragico che rappresenta il 20% dei casi è causato dalla rottura di un vaso nel cervello stesso.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ogni anno ci sono circa 200.000 nuovi casi di ictus in Italia, di cui l’80% è rappresentato da primi episodi e il 20% da recidive. Il fenomeno è destinato ad aumentare costantemente a causa dell’aumento dell’età media della popolazione.
Terapia trombolitica
L’unica terapia specifica esistente nel caso di ictus ischemico si basa sulla possibilità di sciogliere il coagulo (trombo). Il farmaco (r-tPA: recombinant tissue plasminogen activator) deve essere somministrato per via endovenosa tempestivamente nelle strutture abilitate al trattamento e con personale dedicato (stroke unit).