Le tre sfide chiave per il futuro nei trattamenti antiparassitari

Gli antiparassitari rappresentano attualmente il secondo più grande segmento nel campo della salute animale, con una quota di mercato pari al 23%* incluse tutte le specie animali.

Saranno tre le sfide chiave - convenienza, domanda di proteine e resistenza - che determineranno il futuro di questo segmento, come delineato in una recente pubblicazione scientifica a cura dei ricercatori di Boehringer Ingelheim.

Saranno necessarie forti partnership e trattamenti innovativi per far emergere in futuro tutto il potenziale in questo settore.

Nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi 50 anni nella prevenzione e nel trattamento, i parassiti rimangono una grave minaccia per la salute sia degli animali che degli esseri umani; si evidenzia pertanto sul mercato una chiara necessità di scoprire nuovi farmaci e nuovi metodi per agire in modo sicuro, efficace e conveniente.

Come sanno bene i proprietari di cani e gatti, gli allevatori e i veterinari, i parassiti come pulci, zecche o vermi non solo sono fortemente sgradevoli, ma causano o trasmettono anche malattie dannose.

In un articolo pubblicato di recente sulla rivista di Cell Press Trends in Parasitology, i ricercatori Dr. Paul M. Selzer, Responsabile del Molecular Discovery di Boehringer Ingelheim Animal Health, e il Dr. Christian Epe, Responsabile di Parasitology Research presso Boehringer Ingelheim Animal Health, delineano i principali capisaldi che daranno forma alla futura innovazione in questo campo, inclusi resistenza convenienza e ambiente.

#1 - Necessità di nuove molecole attive

Un numero crescente di parassiti sta dimostrando una certa resistente verso farmaci antiparassitari attualmente disponibili. Nel caso di cani e gatti, la situazione è meno critica. Per gli animali da allevamento, invece, è diventata una preoccupazione crescente, specialmente nel caso di antielmintici che sono farmaci usati per uccidere parassiti simili a vermi. Purtroppo, in particolare nei ruminanti, si è diffusa una resistenza verso la maggior parte degli sverminanti in commercio.

"La resistenza a un farmaco può causare resistenza ad altri componenti della stessa classe di composti", afferma il Prof. Epe. "Questo è il motivo per cui sono necessari nuovi ritrovati scientifici.

La maggior parte dei farmaci antiparassitari attualmente utilizzati sono stati sviluppati più di 20 anni fa, con poche eccezioni introdotte negli ultimi anni. Una di queste sono le isoxazoline, una nuova classe rivoluzionaria di ectoparassitari che eliminano efficacemente i parassiti che vivono sull'ospite come zecche e pulci.

Tuttavia, la continua innovazione è necessaria per ridurre la minaccia che i parassiti rappresentano per gli animali da compagnia e d'allevamento. "La scoperta e lo sviluppo di nuovi principi attivi è un obiettivo importante in qualsiasi programma antiparassitario sul mercato", afferma il Prof. Selzer.

#2 - Richiesta di trattamenti convenienti e tecnicamente avanzati

I prodotti di maggiore praticità, con periodi di efficacia più lunghi o una formulazione appetibile, sono i più richiesti dai clienti.

Gli antiparassitari che possono essere somministrati oralmente consentono ai proprietari di interagire con i loro animali. I farmaci che forniscono una protezione più lunga riducono l'onere del trattamento per i proprietari di animali domestici e d’allevamento. Diventa ancora più conveniente quando i prodotti vengono combinati: "La combinazione logica di un preventivo mensile antifilaria con un prodotto mensile anti zecche e antipulci può fornire una soluzione conveniente per il controllo degli endo- ed ectoparassiti nei cani in un'unica applicazione", spiega il prof.Epe.

Il Prof. Selzer ritiene che l'innovazione futura sia prevista non solo nel modo in cui viene somministrato il trattamento, ma anche nella prevenzione delle malattie. Una possibilità futura possono essere i vaccini contro le infestazioni parassitarie. "Vaccini sicuri ed efficaci contro le malattie parassitarie potrebbero avere un forte impatto nel mercato consolidato degli antiparassitari. Con l’aumento dell’analisi approfondita dei dati, la prossima generazione di antiparassitari e, si spera, di vaccini si baseranno su una profonda comprensione dell'interazione ospite-parassita.

#3 – Necessità di prodotti animali eco-compatibili

Di fronte al cambiamento climatico e alla domanda crescente di prodotti di origine animale di alta qualità, le società di tutto il mondo chiedono una maggiore sostenibilità nell'agricoltura e nella produzione animale. "Affrontare la sfida di sviluppare prodotti eco-sostenibili o "green" che riducano o eliminino il peso dei parassiti - senza compromettere la sicurezza, l'efficacia e l'efficienza dei costi - aprirebbe sicuramente nuove strade per l'industria della salute animale", afferma il Prof. Selzer.

Sebbene attualmente non vi sia una risposta strategica chiara a queste richieste, la salute degli animali non è il solo problema: l'area delle scienze agrarie deve affrontare sfide simili. "L'industria della salute animale può trarre vantaggio dalle future collaborazioni tra queste industrie per fornire soluzioni innovative e per soddisfare le nuove aspettative", aggiunge il prof. Epe.

Le cooperazioni tra industrie e aree di ricerca, come la partnership di Boehringer Ingelheim con il Fraunhofer Institute for Molecular Biology and Applied Ecology IME, uniscono competenze diverse per lavorare verso un unico obiettivo: fare una differenza positiva nella vita degli animali e degli esseri umani fornendo antiparassitari naturali e sostenibili dal punto di vista ambientale.

Come affrontare le sfide

"Visti i recenti progressi della scienza e della tecnologia, è giunto il momento di investire in nuove modalità come i vaccini contro le malattie parassitarie o in interventi che tutelino l’ambiente", afferma il Prof. La scoperta di farmaci in parassitologia continua ad evolversi utilizzando approcci diversi. Epe sottolinea che è il loro risultato che conta: "Oggi comprendiamo che un'unica strategia non soddisfa la necessità di nuovi principi attivi (API). Invece, è la combinazione di più approcci che molto probabilmente sarà la chiave del successo’’

Boehringer Ingelheim è attualmente leader nel segmento degli antiparassitari ed ha preso una netta posizione per affrontare queste sfide con i suoi investimenti del settore nell'innovazione, nella comprensione del mercato e con la sua presenza in oltre 150 mercati in tutto il mondo. Tuttavia, nessuna azienda può affrontare queste sfide da sola e le partnership saranno essenziali per far evolvere il grande potenziale dato dal settore degli antiparassitari.

 

1I dati internazionali in archivio

 

Note

Cosa sono i parassiti?

I parassiti sono organismi viventi (cioè appartenenti al regno animale) che si alimentano a spese di un ospite. Sono classificati come endo- o ectoparassiti a seconda che vivano fuori o nell'ospite. Gli ectoparassiti, come pulci, zecche, pidocchi, zanzare o mosche vivono o compiono pasti di sangue sull'ospite e di solito non mettono a rischio la vita dell’animale; tuttavia, possono trasmettere agenti patogeni (virus, batteri, altri parassiti) e agire come vettori delle principali malattie. Possono anche indurre anemia, ridurre l'assunzione di cibo dell'ospite, produrre tossine e / o causare danni traumatici alla pelle. Gli endoparassiti, come vermi parassiti e protozoi, vivono nell'ospite e possono causare gravi malattie e vari segni clinici come appetito e perdita di peso, depressione, anemia, coliche e altre condizioni subcliniche.

Cosa sono gli antiparassitari?

Gli antiparassitari sono farmaci indicati per il trattamento delle malattie parassitarie.

Nel mercato della salute animale, la maggior parte dei principi attivi antiparassitari sono stati sviluppati oltre 20 anni fa. Le isoxazoline, attive contro gli ectoparassiti artropodi, sono entrati per la prima volta sul mercato nel 2013-2014, sono una delle rare eccezioni e una vera storia di successo per la loro efficacia.